Il fattaccio dell'Olimpico ha però già sollevato molte polemiche tra gli addetti ai lavori, anche se il presidente della Figc prova a minimizzare: "Non bisogna generalizzare". (foto AP/LaPresse)
Dopo il successo nel derby di Roma e le polemiche conseguenti ai cori razzisti rivolti aJuan, il day-after porta con sé le reazioni del mondo calcistico e anche la sentenza del giudice sportivo. Che ha deciso di punire laLazio con un’ammenda di 20mila euro per l’episodio orribile verificatosi durante la partita di domenica pomeriggio.
ABETE: “SIAMO IN PRIMA LINEA” – Il presidente della Figc Giancarlo Abete, a margine del seminario sulla legalità nello sport presso la scuola superiore di polizia a Roma, è tornato sui cori razzisti e ha condannato quanto accaduto: “"Noi siamo in prima linea nella lotta al razzismo, ai primi di maggio organizzeremo una conferenza europea assieme alla FARE. I comportamenti razzisti sono inaccettabili ma non generalizziamo".
NICCHI: “UNA VERGOGNA” – Marcello Nicchi, presidente dell’Aia, ha provato a spiegare la situazione dal punto di vista dell’arbitro: “Il razzismo è una vergogna, i cori dell'Olimpico sono stati molto brutti, mi e' dispiaciuto sentirli. L'arbitro, però, non ha la facoltà di sospendere la partita perché in serie A, davanti a così tanti spettatori, bisogna tenere in considerazione l'ordine pubblico".
COLLINA: “UEFA VIGILA” – “L'Uefa è molto attenta al problema del razzismo e, in generale, del rispetto della diversità - ha detto a "La Politica nel Pallone", su Gr Parlamento, il designatore arbitrale dell'Uefa Pierluigi Collina - che vuole rispettare attraverso le regole del gioco e le campagne di sensibilizzazione. L'Uefa è molto rigida nel punire episodi simili attraverso una procedura rigida nelle competizioni europee che arriva sino alla sospensione della partita. E' ora di bandire il razzismo dalla civilta' umana perché è un problema di civiltà, non del calcio".
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