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La Reggina fa lo scherzetto al Pescara

mercoledì 29 febbraio 20120 commenti

La Reggina passa a sorpresa in casa del Pescara che perde la seconda partita dell'anno tra le mura amiche e dopo 30 partite consecutive resta senza gol. Zeman deve rimandare l'appuntamento con la 100a vittoria in serie B e anche l'assalto al secondo posto in classifica(Foto Ap/LaPresse)

Il Pescara di Zdenek Zeman gioca la peggiore partita dell’anno e, per la prima volta in questa stagione, perde senza nemmeno mettere a segno una rete (considerando anche la passata stagione non succedeva da 30 turni agli abruzzesi di restare a digiuno). Brusco stop per i biancazzurri che falliscono così l’assalto al secondo posto in classifica e restano quarti alle spalle di Verona, Sassuolo e Torino (emiliani e granata devono però recuperare una partita). Successo esterno prestigioso invece per i calabresi che riscattano il ko di Castellamare di Stabia e consolidano il settimo posto alle spalle di Padova e Varese.
TORNA INSIGNE, REGGINA COL 5-3-2 - Dopo un mese di assenza Zdenek Zeman, che va a caccia del 100esimo successo in serie B, riabbraccia Lorenzo Insigne che torna nel tridente offensivo insieme a Sansovini e al capocannoniere del torneo Ciro Immobile. A centrocampo a sostituire lo squalificato Verratti c'è Nielsen (anch’egli al rientro dopo un breve periodo ai box) che il boemo ha preferito all’ivoriano Kone. Rispetto alla sconfitta di Castellamare di Stabia, Angelo Gregucci conferma il modulo 5-3-2 ma cambia gli uomini. Ceravolo va in panchina per lasciare il posto a Ragusa, che agisce alle spalle dell’unica punta Bonazzoli.
BONAZZOLI GOL, PESCARA IN IMPASSE – La partita per il Pescara nasce subito sotto premesse non buonissime: dopo neanche quattro minuti Zeman è costretto a sostituire Nielsen (toccato duro da Castiglia) con Kone. Il cambio non dà vigore ai biancazzurri che faticano a sfondare contro la coriacea retroguardia amaranto, che chiude tutti gli spazi, ed impedisce agli abruzzesi di manovrare con la consueta fludità e velocità. Ne esce una partita molto bloccata nei primi 20’ dove le due squadre badano studiarsi e faticano ad affondare. E’ così al primo affondo che la Reggina trova il gol a sorpresa: punizione dai 25 metri di Bonazzoli che Anania devia in angolo, dagli sviluppi del tiro dalla bandierina dalla sinistra Freddi stacca più in alto e colpisce la traversa sulla respinta il più lesto di tutti è proprio lo stesso Bonazzoli che da due passi sempre di testa mette il pallone in rete. Il Pescara prova a scuotersi ma le idee sono poche e confuse, sbocchi sugli esterni i biancazzurri non ne trovano e solo con gli spunti personali riesce a rendersi pericolosa dalle parti di Zandrini. Bisogna attendere così il 41’ per vedere il primo lampo dei padroni di casa, grazie ad Insigne (il migliore fra gli abruzzesi) che da fuori area prova un destro sotto la traversa che Zandrini con un colpo di reni mette in angolo.
RAGUSA FA BIS, ABRUZZESI AL TAPPETO – Nella ripresa il Pescara entra con piglio molto più deciso in campo e con Immobile, va vicinissima al pari. Sansovini con un lancio in verticale pesca il taglio del capocannoniere del torneo che a tu per tu con Zandrini lo prova a dribblare ma finisce per defilarsi e per favorire il recupero del portiere che blocca il pallone e salva la sua porta. Il Pescara continua a premere, guadagna corner su corner ma non riesce a pungere e si espone alle ripartenze veloci dei calabresi in particolare di Ragusa che al 63’ fallisce un gol fatto, calciando fuori a tu per tu con Anania. La svolta del però arriva al minuto 67: Immobile reclama un rigore per una chiusura di Rizzato in area che però Tozzi non ritiene di sanzionare, l’azione prosegue e sul ribaltamento di fronte la Reggina trova il 2-0 con Ragusa che a tu per tu con Anania questa volta non perdona, scarta il numero uno biancazzurro e gonfia la rete del Pescara. Zeman prova a cambiare e toglie persino Immobile (già ammonito ed apparso assai nervoso) ma non riesce a rimettere in piedi la partita nonostante le giocate da funambolo di Insigne, che semina il panico ma sbatte contro l’attento Zandrini che all’83’gli nega la gioia del gol dopo uno slalom ubriacante. Il Pescara meriterebbe almeno il gol della bandierina ma non riesce a trovarlo nemmeno quando con una girata al volo Kone mette il pallone sotto la traversa, il numero uno amaranto è ancora attento e sventa la minaccia. Finisce così con uno 0-2, che blocca i sogni di gloria del Pescara (che ha collezionato un punto solo nelle ultime due partite) e dà maggiore tranquillità alla formazione di Gregucci.

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