Il presidente annuncia di aver risolto le divergenze con il tecnico, che sembra quindi destinato a proseguire nella sua avventura nerazzurra nonostante il momento di crisi profonda della squadra
Cinque sconfitte consecutive in tutte le competizioni e una siccità di gol che dura da 4 gare in campionato: dopo la vittoria del derby che aveva coronato una cavalcata di 7 successi in fila che sembrava poter svoltare una stagione cominciata in modo tragico, l'Inter si è affossata, di nuovo, toccando varirecord negativi della sua storia.
Cambiare? Scelta difficile, perché sarebbe il secondo esonero in mezza stagione che andrebbe ad accompagnarsi anche a quello diRafa Benitez, e, per questo motivo, Massimo Moratti ha voluto raffreddare pesantemente i propri bollori prima di prendere una decisione. Questa mattina, il patron dell'Inter si è incontrato con Ranieri, e al termine della riunione ha confermato, in modo estremamente stringato, la fiducia all'allenatore, che continuerà dunque a guidare i nerazzurri nella trasferta di Catania di domenica. "Sì, ho parlato con Ranieri, state tranquilli - ha dichiarato ai giornalisti che lo attendevano al varco -. Se ci siamo chiariti? Sì, sì...".
Nel frattempo, in queste ore sono circolate diverse voci sul ventaglio di opzioni disponibili in un eventuale post-Ranieri: quella più plausibile riguarderebbe una "successione interna", con la promozione di Luis Figo o Beppe Baresi, e con l'aggiunta di Roberto Baggio come figura di supporto. Una volta traghettata l'Inter fino al termine della stagione, si aprirebbero poi altri scenari con nomi importanti, da Guardiola, a Zenga, a Mazzarri, a Villas Boas. Per il momento, però, si pensa a Catania per ritornare a vincere. Con Ranieri.
E nella serata di martedì, il numero uno nerazzurro - intercettato dai colleghi di Telelombardia - ha voluto rafforzare la posizione di Ranieri: "Futuro Ranieri dipende da Catania? Ho sentito dire questo per tutte le partite, no. La fiducia quando si dà si dà e naturalmente c'è la speranza di far bene. È importantissimo fare bene, questo lo sa anche Ranieri. Non è legato certamente a una partita il tutto ma in questo momento ogni partita pesa maledettamente se va male. Possibile intravedere colpe dei singoli? No, singole no. È proprio un'involuzione che l'ha frenata. Reazione squadra? Non e' nè arrabbiata nè spaventata, è meravigliata. Dobbiamo riprendere a fare punti".
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