I test vanno male e non c'è più tempo per rimediare: è tardi, tutti sono sfiduciati e si prospetta un avvio di campionato mondiale tutto in salita. A meno che la Ferrari, suo malgrado, sia già finita in un metaforico buco come il coniglio bianco di Alice nel Paese delle Meraviglie
Il Bianconiglio è uno dei personaggi più noti di "Alice nel Paese delle Meraviglie" e appare nel film Disney correndo e imprecando "E' Tardi! E' Tardi! E' Tardi!". Più volte nel corso della storia ripeterà "Sono in ritardo!"... Ecco, sembra di sentire la Ferrari quando traccia il bilancio dei test prima che cominci la stagione vera e propria.
SILENZIO STAMPA A META' - E' il dt Pat Fry ad ammettere che il Cavallino è indietro e conferma lui stesso che in questo momento le due monoposto non solo non sono da vittoria, ma nemmeno da podio. Ma non è l'unico a essere sfiduciato. I piloti avrebbero dovuto infatti rispettare il silenzio stampa imposto dalla scuderia, ma Fernando Alonso si è un po' sfogato con i media spagnoli. "Non abbiamo la velocità di Iniesta e Messi - ha detto sabato sera al Camp Nou, dove si trovava per vedere la partita del Barcellona - Non ci si può aspettare tanto: nelle prime gare soffriremo perché non siamo al100%".
LA FERRARI E' DELUSA, MA NON SOLO LEI - Fry l'ha detto chiaro: "Siamo delusi, c'è ancora tanto lavoro da fare". Purtroppo, però, non solo dirigenti e meccanici sono scontenti di come sta andando. Lo sono anche i tifosi, che con l'arrivo di Alonso, già campione del mondo due volte, avrebbero voluto ripetere il successo di Kimi Raikkonen (che invece resta l'ultimo) e ritornare ai fasti - anzi, alle meraviglie - dei tempi di Michael Schumacher. Invece niente di tutto questo accade e Alonso sta cominciando a dare segnali di nervosismo.
L'AZIENDALISMO DOV'E' FINITO? - Non siamo abituati a un Alonso né così disobbediente nei confronti delle direttive societarie, né così sfiduciato. Il fatto che prima ancora di iniziare non solo non difenda il lavoro svolto dal gruppo, ma si preoccupi addirittura di "mettere le mani avanti" per preparare tutti quanti a quello che rischia di essere un flop tra due settimane in Australia, è un pessimo segnale. L'arretratezza di questa monoposto, che continua a subire modifiche senza riuscire a trovare un assetto convincente e funzionale, è evidente anche per gli altri.
LO DICE ANCHE VETTEL - Lo sa bene Sebastian Vettel, campione del mondo in carica che a sua volta ha avuto qualche problema con la sua vettura, ma è decisamente più tranquillo. "Non ho detto io di essere favorito - spiega - ma se hai vinto gli anni precedenti appartieni ai favoriti. La McLaren sembra molto forte, la Mercedes molto più dell'anno scorso, la Ferrari è in difficoltà e la Lotus un mistero". L'affanno è grave e se diventa un punto di forza per gli avversari il danno è più grave del previsto.
C'ERA UNA VOLTA... - C'era una volta una Ferrari che andava forte ed era imprendibile, ma ora dov'è? E anche Alonso, che nell'immaginario dei tifosi incarnava il Principe Azzurro e credeva fermamente nel progetto, tanto da rischiare e mettersi in gioco, non sta più credendo alla fiaba. Una cosa è certa: il Paese delle Meraviglie, se esiste, non è a Maranello, anche se la voce del Bianconiglio riecheggia per i box dei meccanici. E ha ragione lui: è tardi. Il Bianconiglio nella storia di Lewis Carroll finiva in un buco, che la Ferrari ci sia già caduta?
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